Oggi 23 gennaio 2022 io e Luigi abbiamo deciso di visitare uno dei luoghi più misteriosi e suggestivi della Liguria di ponente, Triora il borgo delle streghe,situato a 30 km da Taggia in provincia di Imperia.
Museo etnografico
Il museo di Triora dedicato alla Stregoneria, ci fa ritrovare in un mondo magico e misterioso. In ogni stanza si potranno ammirare libri, oggetti, sculture, animali imbalsamati e documenti sul processo delle streghe. Un mondo che la società moderna ha messo da parte, ma che rimane forte nella nostra cultura e nelle nostre paure. Attraverso un percorso appassionante, potrete comprendere come nacque la figura della strega e come iniziò la folle caccia che colpì l’Europa per almeno tre secoli. Un momento significativo della storia che ci vuole ricordare il processo di Triora del 1587.
Antico Forno
All’inizio del paese subito dopo il museo possiamo ammirare la seconda attrazione di questo borgo, l’antico Forno, dove molti anni fa si preparava il famosissimo pane di Triora, ancora oggi molto rinomato.
Cabotine
Avete abbastanza coraggio per entrare nella Cabotina di Triora, la casa dove vivevano le streghe?
La Cabotina è un casolare diroccato dove nel XVI secolo, come recita la lapide voluta dal prelato e grande studioso di storia locale Padre Francesco Ferraironi, si pensava vivessero e operassero le streghe. Ma chi erano davvero queste “streghe” che abitavano nella Cabotina di Triora, a due passi dalla porta della città? Più che un singolo casolare la Cabotina era un piccolo “quartiere” periferico al di là delle mura. Qui vivevano donne ai margini della vita sociale della Triora bene, anziane vedove senza un soldo o giovani di famiglie disagiate. In molte provenivano dalle zone rurali circostanti, dai pascoli o addirittura dai boschi. La questione paradossale è che il loro collegamento con la “magia” era legato a pratiche benefiche.
Queste donne infatti avevano spesso conoscenze in campo erboristico e in generale nella medicina tradizionale tramandata da millenni. Erano le signore delle erbe alle quali tutti si rivolgevano in caso di bisogno, anche nei momenti più delicati come le nascite.
Operavano nella terra di mezzo tra erboristeria e “magia”, preparando unguenti e pozioni, sistemando ossa, alleviando i dolori, spesso accompagnando i loro gesti con preghiere e invocazioni a metà tra cristianesimo e paganesimo. E’ ovvio che per trasformare queste guaritrici un po’ particolari in streghe il passo fu breve. Anche perché la Chiesa non vedeva di buon occhio queste pratiche.
Il castello
La sua edificazione avvenne probabilmente nel periodo che va dal XII secolo al XIII secolo, costruito interamente nella roccia sul punto più alto del paese di Triora. Proprio per la sua posizione considerata strategica lungo le vie principali della Valle Argentina fu nel periodo medievale acquisito dalla Repubblica di Genova che ne fece un’importante forte per la difesa del territorio.
Sotto di lei sorgeva il Cimitero e, durante gli ultimi lavori esterni (avvenuti nella prima metà del 1800) vennero rinvenute parecchie ossa umane trasportate poi in quello che è ancora oggi il nuovo Camposanto e che tuttora riposa oltre il sentiero Beato Giovanni Paolo II.
Attualmente risulta in stato di rudere, ma quel poco che rimane sta a dimostrare la sua potenza e posizione strategica.
La vista da qui, è ampia e si possono vedere anche i tetti rossi di Triora, il campanile e tutta la natura che circonda il paese.
La grotta di Lourdes
Era l’anno 1914 quando il parroco di Triora, don Sebastiano Lombardi, ebbe una splendida idea: realizzare anche nel paese montano una grotta dedicata alla Madonna di Lourdes. Il Comune mise a disposizione l’area, posta sul retro dell’abside della collegiata, dove un tempo sorgeva uno dei forni pubblici, quello della Rocca. Il religioso promosse subito una sottoscrizione fra i parrocchiani ed anche gli abitanti delle località vicine. L’iniziativa ebbe un grande successo, tanto che vennero raccolte ben 2.144,75 lire, più che sufficienti alla realizzazione del monumento. Il monumento in breve tempo fu costruito e terminato. Il 13 giugno 1915, dopo la recita del santo rosario e delle litanie ed il canto delle lodi “La squilla di sera” e “Vogliam Maria”, venne posta nella nicchia la bella statua della Madonna. In cemento ed a colori naturali, era internamente vuota e pesava 140 chili; alla sua base fu posta la scritta “L.S.P. 1914” (Lombardi Sebastiano pose 1914). Il suo costo fu di 115 lire, oltre lire 16 per il trasporto. Il 9 novembre vi si celebrò la prima santa messa, nel corso della quale molte persone ricevettero la comunione.
San Dalmazio
La chiesa di San Dalmazio è stato un luogo di culto cattolico situato nel comune di Triora, in via San Dalmazio. L’edificio, già menzionato nel 1261, sarebbe stato eretto dai monaci benedettini di San Colombano dell’abbazia di San Dalmazzo di Pedona (oggi Borgo San Dalmazzo nel cuneese), presenti nella loro opera di evangelizzazione nella valle Argentina. Al suo interno è custodito un pregiato dipinto raffigurante San Pietro Nolasco durante la celebrazione della Messa.
Oratorio San Giovanni Battista
L’oratorio di San Giovanni Battista è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Triora, in via Veneziano Giauni. Risalente al 1632, la struttura attuale andò a sostituire un precedente edificio di culto sottostante la collegiata di Nostra Signora Assunta e già sede dell’omonima confraternita. Al suo interno sono collocate diverse opere pittoriche e scultoree; tra queste, la pala del pittore triorese Lorenzo Gastaldi raffigurante l’Imposizione del nome al Battista firmata e datata al 1682.
Collegiata di Nostra Signora Assunta
La collegiata di Nostra Signora Assunta, o semplicemente collegiata dell’Assunta è un luogo di culto cattolico. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Levante e Valle Argentina della diocesi di Ventimiglia-San Remo. Secondo la tradizione locale, l’edificio sorse su un precedente tempio pagano, anche se le prime vere testimonianze risalgono in un disegno del XVIII secolo conservato nella parrocchia.
La Cisterna centrale
In una delle zone più caratteristiche del borgo si può ammirare la Cisterna centrale dalla quale sgorga un acqua limpidissima. In questo luogo si respira un’aria freschissima, circondati dalle volte annerite dal fumo, causato forse da un’incendio. Un luogo quasi magico e fiabesco.
Le nostre impressioni
Le attrazioni principali finiscono qua, ma Triora il borgo delle streghe offre ai suoi visitatori moltissime altre attrazioni meno famose, come le porte dipinte, i tipici carruggi Liguri, la statua dedicata alle streghe, negozi ricchi di souvenir e botteghe dove poter assaggiare i prodotti tipici.
Triora ormai è diventata una meta fissa per i turisti, sia per la sua storia che ci affascina moltissimo, ma anche per le sue caratteristiche di borgo antico dove passare una bella giornata, tra arte e storia etnografica. Questo paese è nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia.
Le nostre impressioni su questo borgo non possono che essere ottime. Vi consigliamo assolutamente di visitarlo almeno una volta nella vita e ricordatevi che quando sarete nei carruggi di Triora, passeggiando sotto gli archi in pietra, guardatevi intorno, perché la sensazione che avrete è quella di non essere soli…forse una qualche presenza vi sta osservando! Saranno le Streghe?
Se vi siete incuriositi abbastanza e non siete mai stati in questo paese non perdete altro tempo, il misterioso borgo di Triora vi aspetta.
Franco
Leggo sempre gli articoli e tutto quello che Scrive molto interessante . Franco Intruglio
Franco
Amo tutto quello che avete messo su Facebook un bel paese .
Franco
Magnifique Paese