Tutti abbiamo un viaggio in testa da quando siamo piccoli, quel viaggio che sogniamo di fare da anni e non ricordiamo nemmeno il motivo per il quale abbiamo deciso che proprio quello è il nostro Viaggio con la V maiuscola. Quel viaggio irripetibile, che si fa una volta nella vita e che è in grado di cambiarcela. La Transiberiana è per molti quel viaggio, avvolto in un mistero ancora poco svelato nonostante internet.
La Russia non è uno stato semplice, ma una federazione: la federazione col territorio più esteso al mondo. Questo significa che al suo interno sono racchiusi popoli diversi con culture, tradizioni, lingue e cibi straordinariamente differenti. E se le stupende differenze che vediamo di regione in regione nella nostra piccola Italia sono già di per sé così emozionanti da scoprire e conoscere, quanto lo possono essere in un paese che spazia su due continenti? La storia antica di queste culture è sopravvissuta agli imperi e non si è fatta spazzare via dal regime. Oggi, dalle ceneri dell’Unione Sovietica, tornano a fiorire i ceppi ben radicati di quei popoli che condividono la stessa grande, madre terra, ma orgogliosamente mantengono viva e ben definita la propria identità.
Attraversare la Federazione Russa in treno permette di toccare ad ogni sosta un mondo diverso. Le città più moderne lasciano lo spazio alla natura incontaminata, lo stacanovismo degli uffici moscoviti è affiancato dalla vita selvaggia nella tundra innevata. La ferrovia Transiberiana è la principale linea di comunicazione del paese, è l’aorta fra le arterie della Russia. Percorrerla significa entrare nel pieno della vita di uno dei paesi più complessi del mondo, immergendosi al contempo nelle sue più grandi bellezze e criticità. Su questi binari si può viaggiare con un treno di lusso, come fosse una crociera su rotaie, o si può altresì scegliere di passare giorni interi in un ordinario e poco confortevole vagone di terza classe. In tutti i casi, la Siberia non lascia indifferenti. Un viaggio sulla Transiberiana forse non è per tutti, ma in pochi possono dire di essere tornati a casa dopo quest’avventura senza un ricordo indelebile nel cuore.
Questa guida vuole essere uno sprone per chi da tempo vorrebbe partire, ma finora si è lasciato intimorire dalle difficoltà organizzative, dai costi o magari dalla possibilità di restare deluso. La Russia ha da offrire molto più che steppe gelate e foreste senza confini, ma per scoprirne i tesori nascosti è bene partire informati e pronti a cogliere con gli occhi ed il cuore le meraviglie che può regalarci. In queste pagine cerchiamo di raccontare qualcosa sulle città toccate dalla ferrovia, ma soprattutto su chi le vive. La gente, quella incontrata a bordo del treno, sulle banchine delle stazioni, nelle città, è la vera ricchezza del viaggio.
Quando passi giorni e notti su un treno, lungo binari che sembrano non avere mai fine, qualcosa ti si smuove dentro. Ci sono momenti in cui le lancette dell’orologio sembrano ferme, congelate come il paesaggio fuori dal finestrino. Poi sbatti gli occhi, sono magicamente passate ore intere senza che te ne sia accorto e ti trovi catapultato in un altro mondo, dove le persone hanno occhi diversi, mangiano cibi mai impensabili, pregano divinità che credevi dimenticate. Dalla cima dei monti Urali alle profondità del lago Baikal, la gelida Siberia è capace di avvolgere il visitatore in un calore inaspettato, grazie all’accoglienza dei suoi abitanti. Per molti attraversare due continenti via terra, viaggiando su una ferrovia lunga diecimila chilometri, è il sogno di una vita: questa guida vuole essere uno strumento per dare a tutti la possibilità concreta di percorrere la Transiberiana, scoprendo lungo il tragitto i segreti della Russia più profonda e misteriosa.
Il treno, con i suoi agi di tempo e i suoi disagi di spazio, affina l’attenzione per quel che si ha attorno, per quel che scorre fuori dal finestrino.
Tiziano terzani
Andrea Cuminatto
Nato e cresciuto vicino a Firenze, Andrea Cuminatto è un giornalista appassionato di viaggi. Ha vissuto in spagna e nel 2013 ha compiuto un viaggio di 30 giorni, spostandosi in treno attraverso 7 paesi europei, confermando così la sua innata passione per le ferrovie. Nel 2015 e nel 2017 ha ripetuto questa esperienza con Eleonora Burroni, sua compagna di vita e di viaggi e appassionata di fotografia. La passione in comune del viaggio in treno deriva dalla possibilità, che solo questo mezzo di trasporto offre, di entrare nel profondo della cultura locale: conoscere, mentre si attraversa un Paese, la gente che lo abita.
Contatti
Andrea fa parte del gruppo Facebook “Passione In Viaggio“.
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