Viaggiare in aereo può essere una scelta comoda e veloce, ma anche fonte di stress e disagi quando si verificano problemi come scioperi, ritardi, overbooking e cancellazioni. In questi casi, quali sono i diritti dei passeggeri e come possono farli valere?
Innanzitutto, bisogna distinguere tra le diverse situazioni che possono presentarsi e le relative cause. Non è lo stesso se il volo viene cancellato per motivi di sicurezza, per condizioni meteorologiche avverse o per decisione della compagnia aerea. Allo stesso modo, non è lo stesso se il ritardo è inferiore o superiore a tre ore, o se l’overbooking è dovuto a un errore della compagnia o a una situazione di emergenza.
In generale, i passeggeri hanno diritto a ricevere informazioni chiare e tempestive sullo stato del loro volo e sulle eventuali alternative disponibili. Inoltre, hanno diritto a ricevere assistenza adeguata in termini di pasti, bevande, comunicazioni e alloggio, se necessario. Infine, hanno diritto a ricevere un’adeguata compensazione economica o il rimborso del biglietto, a seconda dei casi.
Per far valere i propri diritti, i passeggeri devono conservare la documentazione relativa al volo (biglietto, carta d’imbarco, ricevute di spesa) e presentare un reclamo scritto alla compagnia aerea entro due anni dalla data prevista del volo. Se la risposta non è soddisfacente o non arriva entro sei settimane, si può ricorrere all’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) o ad un’associazione di consumatori.
Viaggiare in aereo può essere un’esperienza piacevole e sicura, se si conoscono i propri diritti e si sa come difenderli.